Il Castello Grifeo a Partanna (Castrum Partannae) - parte 3

Evoluzione del Maniero insieme alle altre strutture di difesa

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(Il gruppo scultoreo della Cattedrale di Mazara)

(Monumento Grifeo a Palermo)

(altri luoghi)

ecoli di trasformazioni, ampliamenti, rivisitazioni architettoniche e poi la contrazione delle strutture difensive, ormai inutili a livello fattivo/militare, con un conseguente spostamento di quello che era il nucleo centrale di Castello Grifeo a Partanna. L'ex assessore Domenico De Gennaro, facendo ricorso agli archivisti della Soprintendenza trapanese e agli antichi carteggi conservati a Partanna, Trapani e Palermo, ha tentato di ricostruire visivamente i cambiamenti delle strutture difensive e del maniero partannese. Per tracciare i tre disegni che dessero un'idea delle trasformazioni, il dottor De Gennaro si è avvalso di un artista di Partanna, Nino Teri.

Questo che segue è l'aspetto che il castello e le mura difensive di Partanna avevano verso metà dell'XI e poi nel XII secolo.

è il periodo immediatamente successivo a quello in cui il Gran Conte Ruggero sta vincendo la resistenza delle armate arabe e sta riportando il dominio della Cristianità in Sicilia.

Nello specifico, Partanna viene consegnata a Giovanni Grifeo per le sue imprese guerresche e per aver difeso l'Altavilla in uno scontro armato.

Il nucleo centrale del Castello, il maniero vero e proprio dell'epoca, è quello raffigurato nella parte a sinistra, mentre a destra insiste una larga torre, quella che sarà poi fondazione del castello allargato e poi rivisitato nei secoli successivi,torre che è inglobata nella struttura fortificata oggi ancora visibile. Considerate che sottoterra si dipartono ambienti e cunicoli che connettono le due torri e la sede fortificata, passaggi oggi visitabili solo in parte dal Castello esistente.

Considerate che le due torri erano strategicamente necessarie fin dai tempi del dominio musulmano per il controllo visivo e militare della sottostante Valle del Belìce fino al mare in direzione Sciacca-Mazara del Vallo-Marsala. Tutta la struttura "doppia" nel suo complesso era il vero e proprio castello, nucleo militare/di governo strettamente connesso alla cinta muraria che cingeva Partanna.

Passano circa cinque secoli ed ecco come cambia il panorama della cittadina siciliana. Siamo nel 1500. È un nuovo capitolo che salta la fase appena precedente in cui l'intera spianata del maniero vedeva un corpo unico fortificato tra le due originarie torri: una fase logica e naturale sotto la prospettiva militare e di controllo del territorio.

Dal punto di vista storico è più interessante quanto rappresentato dal disegno perché specchio delle nuove esigenze urbane e funzionali. L'originario nucleo a sinistra del Castello è occupato in gran parte da una chiesa: della primitiva struttura di difesa rimane il torrione a sezione circolare.

Il maniero rimasto tale è raffigurato parzialmente nel disegno: sta tutto a destra, frutto di una ristrutturazione del 1400 che ne ha valorizzato quel nucleo appartenente all'antica e più ampia/originaria struttura fortificata. In quel momento sta scomparendo anche la connessione alle antiche mura: queste, sempre più, vengono utilizzate e inglobate nelle nuove edificazioni civili. All'epoca l'intera area fortificata ha già circa 400 anni sulle spalle accumulati dall'arrivo dei Grifeo e dei normanni Altavilla. Tra la chiesa ex Castello e il Castello rimasto tale, sta il primo impianto dell'ingresso scenografico attraversante Partanna.

Infine il cambiamento più macroscopico delle strutture difensive, con la progressiva eliminazione delle mura o totale inglobamento nelle nuove abitazioni e palazzi, il sorgere della Chiesa del Purgatorio. Castello Grifeo ha l'aspetto conferito dagli ultimi rimaneggiamenti del XVII secolo, all'incirca come è oggi visibile. La struttura del maniero è nel disegno tutta a destra, parzialmente visibile. Castello Grifeo e area storica di Partanna dal XVII secolo in poi

Il lato Nord-Est del Castello, quello con il portale bugnato di ispirazione manieristica commissionato dal Principe Domenico Grifeo nel 1658, non è visibile nel disegno perché il punto di vista sarebbe dovuto essere opposto a quello scelto per tracciare questa rappresentazione.

Non bisogna dimenticare infatti che lo stesso grande portale fu deciso come scenario principale rivolto verso il nascente Corso principale di Partanna, l'attuale via Vittorio Emanuele.Tracciato stradale che si sarebbe inoltrato nel cuore della cittadina, dal Castello alla Chiesa della Madonna delle Grazie passando davanti alla Chiesa Madre e ai palazzi della nobiltà e di grandi maggiorenti invitati dai Grifeo a risiedere nella cittadina arricchendola.


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